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Jesolo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Jesolo
   
       
Stato: bandiera Italia
Regione: Veneto
Provincia: stemma Venezia
Altitudine: m s.l.m.
Superficie: 95 km²
Abitanti:
24.521 31/03/2008
Densità: 259 ab./km²
Frazioni: Ca' Fornera, Ca' Nani, Ca' Pirami, Cortellazzo, Jesolo Lido, Lio Maggiore, Passarella di Sotto, Piave Nuovo 
Comuni contigui: Cavallino-Treporti, Eraclea, Musile di Piave, San Donà di Piave, Venezia
Sito istituzionale


Jesolo (in veneto Jèxoło) è un comune di 24.521 abitanti[1] della provincia di Venezia, situato a nord di Venezia.

 

Etimologia del nome

Il nome antico di Jesolo era Equilium (dal latino equus o dal venetico ekvo), cioè città dei cavalli. Il nome richiama l’allevamento del cavallo per il quali erano celebrati i Paleoveneti.

Il nome attuale di Jesolo deriva probabilmente da una serie di errori di trascrizione di quello più antico (Equilo, Esulo, Lesulo, Jexulo, Jexollo, Jesolum).

Dal Cinquecento fino al 1930 Jesolo era chiamata Cavazuccherina. Questo nome derivava dall'omonimo canale (in veneziano Cava), aperto il 20 aprile 1499 e costruito da Alvise Zucharin (Zuccherina).

Il nome corretto è Jesolo, ma l'amministrazione pubblica italiana spesso si riferisce a questo comune col nome di "Iesolo". La società che pubblica gli elenchi telefonici (pagine bianche) tratta i due nomi come equivalenti.

Geografia

Panorama notturno
Panorama notturno

Il territorio si estende lungo la costa veneziana, su un territorio pianeggiante che si affaccia sul mar Adriatico ed è orlato dalla laguna di Jesolo (22 km²), dai fiumi Sile e Piave, e alle foci di questo dall'antistante laguna del Mort, e dall’Adriatico. La valle di Dragojesolo è, insieme a quella di Grassabò, la più estesa della laguna Nord. La fascia costiera è bassa e sabbiosa. Fino agli anni 50 cioè prima della urbanizzazione la spiaggia di Jesolo raggiungeva una larghezza di 500 metri.

La stragrande maggioranza delle aree urbanizzate della città, si trovano su una sorta di "isola", delimitata dai fiumi Piave (ad est), Sile (ad ovest) e dal canale artificiale Cavetta.

La zona più elevata è quella nota come "Monte Lepre" che si eleva a circa 10 m s.l.m.: fa parte della città ed è limitata dal mare a sud e da via Martin Luther King a nord.

Il Mare di Jesolo
Il Mare di Jesolo


 

Storia

Jesolo Centro
Jesolo Centro

L'attuale territorio del comune era nell'antichità una laguna, all'interno della quale sorgevano alcune piccole isole, delle quali quella chiamata dai romani Equilium era la maggiore. Il sito era abitato da popolazioni paleovenete, famose per l'allevamento dei cavalli. Le popolazioni locali furono alleate di Roma contro la minaccia costituita dai Goti e permisero ai romani di stabilirsi pacificamente nell'odierno Veneto. I romani colonizzarono dunque queste terre, costruendo strade, ponti e villaggi; sistemarono il territorio coltivabile procedendo alla centuriazione (divisione in lotti) ed attuarono i primi lavori di bonifica e contenimento delle acque.

Con il crollo dell'impero sopraggiunse l'insicurezza: le scorrerie degli invasori barbarici scacciarono gli abitanti dalle pianure, costringendoli a rifugiarsi nelle lagune: in particolare, gli abitanti di Oderzo fondarono Eraclea sull'isola di Melidissa e Jesolo sull'isola di Equilio.

In seguito alla riconquista giustinianea Jesolo venne inclusa nella provincia Venezia marittima, entità che in seguito diede origine al Ducato di Venezia e quindi alla Repubblica di Venezia.

Grazie alla sua particolare posizione, Jesolo si trovò ad essere al centro dei commerci marittimi dell'area nord-adriatica: protetta dalla laguna, poté svilupparsi indisturbata, culminando con l'istituzione della diocesi di Equilio. Una tragica piena del Piave e l'arrivo dei Franchi provocarono il decadimento del fiorente porto di Jesolo. La città si spopolò e l'aristocrazia locale si trasferì a Venezia e nel 1466 perse anche la diocesi, che fu soppressa. Alla fine del secolo la città era ridotta a pochi casolari semi disabitati.

La lenta ripresa avvenne grazie al patrizio veneziano Soranzo, proprietario di molte terre nella zona, che fece costruire, a proprie spese, una chiesa, poi dedicata a San Giovanni Battista ed eretta a parrocchia (ed è anche la più antica del Basso Piave. Attorno alla nuova chiesa si ricostituì il villaggio per favorire l'abitabilità della zona, la Repubblica di Venezia attuò vari interventi di diversione fluviale, miranti principalmente ad allontanare i fiumi Piave e Sile, venne nel 1499 costruito un canale che collegava il vecchio alveo del Piave (ora Sile) a quello attuale. Questo cavale (cava), che passava per il nuovo paese, fu realizzato dall'ingegnere Alvise Zucharin e diede nome al nuovo abitato, Cavazuccherina.

In seguito alla conquista napoleonica di Venezia, e alla nuova suddivisione amministrativa del territorio, Jesolo (Cavazuccherina) divenne comune autonomo di III classe il (22 dicembre 1807). Cacciato Napoleone, gli Austriaci costituirono un consorzio per favorire il miglioramento dei territori lagunari, ormai ridotti a palude ("Consorzio Passarella").

L'annessione al Regno d'Italia non migliorò la situazione preesistente. Durante la prima guerra mondiale la popolazione di Cavazuccherina fu costretta ad evacuare. Mentre gli Italiani allagavano la zona di Caposile, verso le foci del Piave, gli Austriaci presidiavano il territorio paludoso, dove la malaria e la spagnola (febbre di origine virale), mietevano vittime.

Nel primo dopoguerra ripresero i lavori di bonifica, che furono predisposti dai "Consorzi di Bonifica del Basso Piave". La "Grande Bonifica" fu realizzata tra il 1920 ed il 1930: furono introdotte le coltivazioni di frumento, granoturco e barbabietola da zucchero, alle quali si aggiunsero le piantagioni di alberi da frutto ed i vigneti.

Il 28 agosto 1930 il comune fu rinominato con l'antico nome di Jesolo e dal 1936 le località di "Marina Bassa" e di "Spiaggia" furono denominate "Lido di Jesolo".

La rinascita agricola coincise con la "riscoperta" di Jesolo: nacquero i primi stabilimenti per le cure elioterapiche. Risalgono agli anni Trenta i primi alberghi ed i primi ristoranti: lo sviluppo segnò una battuta d'arresto con lo scoppio della seconda Guerra Mondiale ma, tornata la pace, la ripresa partì a ritmo sempre più veloce.

Jesolo Lido ha ospitato negli anni Ottanta, in una struttura della Croce Rossa Italiana un centinaio cittadini polacchi che avevano richiesto asilo politico e negli anni Novanta circa 1400 profughi provenienti dalla ex-Jugoslavia. Attualmente (2007-2008) la struttura continua ad essere utilizzata dalla Croce Rossa Italiana per corsi di aggiornamento e, durante il periodo estivo, ospita gli agenti di Polizia che vengono distaccati presso la città per mantenere l'ordine pubblico. Dall'estate del 2007 la struttura ha nuovamente ospitato dei profughi provenienti da alcuni paesi del continente africano.

Feste, manifestazioni, eventi

Sculture di sabbia 2006.Jesolo
Sculture di sabbia 2006.Jesolo
  • "Presepe di Sabbia - Sand Nativity", esposizione di sculture monumentali di sabbia ispirate al tema della natività. Dal 2002 ad oggi in Piazza Marconi si svolge durante il periodo natalizio questa importante manifestazione il cui incasso viene devoluto ad associazioni impegnate in azioni di aiuto delle popolazioni povere del mondo. Alla manifestazione partecipano alcuni dei più noti scultori di sabbia del mondo.
  • "Jesolo Air Show", La Città di Jesolo ospita ad agosto, come di consueto, il grande spettacolo acrobatico “Air Extreme”. La manifestazione aerea è caratterizzata dalla presenza della Pattuglia Acrobatica Nazionale Frecce Tricolori e diversi team civili e militari.
  • "Night Marathon": la prima edizione della Maratona notturna italiana si è svolta a Jesolo il 16 giugno 2007. La seconda edizione si è svolta tra Cavallino-Treporti e Jesolo sabato 7 giugno 2008.
  • Festa patronale con il "Palio Remiero delle Contrade", gara di mascarete a due remi, e lo spettacolo pirotecnico in riva al Sile.
  • "L'Asino d'Oro", cicli di incontri con autori condotti dal 1996 al 1999. L'iniziativa, partita prima dalla terrazza sul mare di un importante albergo si sviluppò quindi in varie piazze cittadine.
  • "Incontro col passato", mercato di antiquariato dal 1988 (piazza Torino) e "Giovedì antiquario e del collezionista", dal 1994, ogni giovedì da giugno ad agosto, prima in piazza Brescia ora in piazzetta Casabianca.
  • "18.24", concorso per opere artistiche di piccolo formato (da cui prende il nome la manifestazione. Organizzata a partire dal 2001 dal Circolo Artistico di Jesolo con il contributo del comune e il patrocinio della Provincia di Venezia. Biennalizzato a partire dal 2006.
  • "Alba del Centenario", Il 1' agosto 2007, in occasione del Centenario dello scautismo gli scout di Jesolo hanno organizzano, presso l'Arenile del Faro, l'Alba del Centenario, caratterizzata dalla cerimonia del rinnovo mondiale della Promessa Scout. All'evento hanno partecipato anche molti turisti scout (di oggi e di ieri), italiani e stranieri, che si trovavano in vacanza nel litorale.
  • "Locus Animae", rassegna d'arte contemporanea ad invito, dal 2005. L'iniziativa si tiene ogni anno qualche giorno prima di Ferragosto presso la sala espositiva del Park Hotel Brasilia, in via Levantina.

Galleria [modifica]

 

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