Le origini
di Venezia
Il dominio bizantino e l'invasione
longobarda
In età augustea Venezia era la
Decima delle undici regioni del territorio italico insieme
all’Istria (Venetia et Histria). Racchiusa dalle Prealpi a nord,
faceva coincidere il confine meridionale con il fiume Po, a sud
del quale, sulla sponda Adriatica, si trovava la base navale
imperiale di Classe.
Nel IV secolo venne istituita la prima sede episcopale ad
Aquileia, città che, nel 403, fu assalita e distrutta dai Goti.
Gli abitanti si rifugiarono sulle isole lungo la costa e questo
avvenimento fu associato alla fondazione della città di Venezia
sul gruppo di isole del Rivo Alto (Rialto), datandosi la sua
origine al 25 marzo 421.
Aquileia risorse ma nel 452 fu nuovamente distrutta, questa
volta dagli Unni di Attila che qui, come altrove, vennero e se
ne andarono. I Goti, invece, si erano integrati e resi
indispensabili come parte dell’apparato militare romano e non se
ne andarono.
L’imperatore bizantino Giustiniano, volendo riunificare
l’impero, inviò in Italia il generale Narsete che sconfisse
definitivamente i Goti e riportò l’area mediterranea sotto il
domino della Nuova Roma.
Le cronache dell’epoca riferiscono che Giustino, successore di
Giustiniano, invidioso delle ricchezze accumulate da Narsete lo
sollevò dalla carica di governatore ma il generale si vendicò
invitando i Longobardi a lasciare le sterili terre della
Pannonia e a impadronirsi delle fertili terre italiane.
Lo sviluppo di Venezia
Guerra con Genova
L'epoca delle ville venete
L'espansione nella Pianura Padano Veneta