B&B  ROMANTICA  VENEZIA

il bed and breakfast dei vantaggi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MENU

HOME

DOVE SIAMO

LE CAMERE

I PREZZI

CONTATTACI

 

TUTTO SU VENEZIA

STORIA

ITINERARI

CURIOSITÀ

LA CUCINA

EVENTI

SUGGERIMENTI

LINKS

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ITINERARIO NR 1:  PIAZZA SAN MARCO

 Il modo migliore per iniziare a visitare Venezia è partire dal cuore della città: Piazza San Marco.

   Venne pavimentata in cotto per la prima volta nel 1267 mentre prima era un brolo, ovvero un campo in erba alberato, separato dal sagrato della chiesa di San Marco da un piccolo canale. Una seconda pavimentazione si ebbe nel 1392 con riquadri di pietre cotte inframmezzate da listoni di marmo bianco. Seguirono altre pavimentazioni fino a quella del 1893 quando la piazza venne rinnovata con il disegno attuale

   La sua forma trapezoidale è racchiusa nei due lati lunghi dalle PROCURATIE: quelle vecchie, che partono dalla Torre dell'Orologio conservano il carattere rinascimentale, sono disposte su due piani di logge e riprendono il motivo della preesistente costruzione veneto-bizantina del XII sec.

   Di fronte, le Procuratie nuove, sorte a seguito della demolizione dell’Ospizio Orseolo iniziata nel 1582.
   Fra queste sorge l'Ala Napoleonica edificata nel 1810 al posto della Chiesa di San Geminiano. Attualmente vi è ospitato il MUSEO CIVICO CORRER. Al suo interno numerosi documenti della Repubblica di Venezia, alcune sculture di Antonio Canova e una discreta collezione di quadri tra cui la Pietà di Antonello da Messina, le Cortigiane di Vittore Carpaccio, opere di Bellini, e di pittori fiamminghi e tedeschi.

LA BASILICA DI SAN MARCO
   Il primo tempio dedicato a San Marco risale al IX secolo ma fu completata solo nel 1275, seguirono poi continue opere di abbellimento nei secoli successivi fino a raggiungere un risultato artistico mirabile nella sua molteplice composizione di stili. Costruita su modello della Chiesa di Santi Apostoli a Costantinopoli conserva il fascino orientale accentuato dai mosaici a fondo oro.

   La chiesa nel corso della storia ha sempre avuto un ruolo rilevante per la sua funzione storica, politica, e artistica. Cappella Ducale, e come tale dipendente direttamente dal Doge, chiesa dello stato la cui tutela era affidata ai Procuratori di San Marco e, nel 1807, sede patriarcale. 
  Attorno a San Marco si raccolse la folla, quando nel maggio del 1797, il governo abbandonò nelle mani di Napoleone Bonaparte ogni sua autorità proclamando la caduta della Repubblica. Cinquant’anni dopo, nel 1848, Venezia si rese indipendente dagli austriaci resistendo per oltre un anno all’esercito nemico.

   Nella facciata esterna della basilica cinque portali con bassorilievi sulle arcate raffiguranti arti e mestieri, le quattro stagioni e forme geometriche.
   L’interno delle arcate, è ricoperto da mosaici tra cui la traslazione del corpo di San Marco.  Attorno alla lunetta centrale che sovrasta l’entrata principale della basilica, antichissimi bassorilievi del XIII secolo rappresentanti i mesi, le virtù, i profeti e i mestieri più diffusi nella Venezia di allora. Sopra le arcate una balaustra esterna dove si trova la copia della famosissima quadriga bronzea realizzata in Grecia nel IV secolo e portata a Venezia nel 1204 dal doge Enrico Dandolo, quale bottino di guerra alla fine della Quarta Crociata. I cavalli originali si trovano all’interno della loggia.

   La pianta dell'edificio è a croce greca, sovrastata da cinque grandi cupole ricoperte di mosaici che rappresentano storie della Bibbia, i Profeti, l'Ascensione, la Pentecoste, S. Giovanni Evangelista, la Madonna, e il S.S. Sacramento, mentre nell'abside campeggia l'immagine del Cristo Pantocrator.

   A sinistra del transetto (la navata trasversale) si trova la cappella della Madonna Nicopeia, che custodisce l’antichissima icona della Vergine, secondo la leggenda opera dell’evangelista Luca.

   Sul lato destro della chiesa si trova il battistero con alcune tombe di dogi e l'ingresso al Tesoro di San Marco che custodisce i pezzi di oreficeria più preziosi.

   Dietro l’altare maggiore è visibile la Pala d’Oro, mirabile realizzazione dell’oreficeria veneto-bizantina, al cui completamento lavorarono vari artigiani per oltre trecento anni dal X al XIV secolo.  All'interno dell'altare si custodisce il sarcofago con il corpo di San Marco.  

I TETRARCHI E I DUE PILASTRI ACRITANI
   All’angolo della chiesa, quattro figure in porfido in atto di abbracciarsi, probabilmente di provenienza egiziana, rappresentano i quattro imperatori Diocleziano, Massimiano, Galerio e Costanzo. Il gruppo si trovava a Costantinopoli, dove venne saccheggiato nel 1204 durante la IV crociata.

   Isolati dalla chiesa si trovano i due pilastri provenienti da San Giovanni  d’Acri. Bellissimi esempi di arte siriaca del IV sec. che i veneziani hanno strappato ai genovesi  nel 1256 con la conquista della città di Acri.

LA TORRE DELL’OROLOGIO
   Fu costruita tra il 1496-99 su progetto di Mauro Codussi. Il suo congegno meccanico fu considerato un vero prodigio, si racconta che il Maggior Consiglio fece accecare i due ideatori perché non divulgassero il progetto. Nella nicchia sopra l’orologio la Vergine con il Bambino. Nel mese di maggio, durante l’Ascensione, a ogni rintocco dell’ora sfila davanti a Lei un angelo seguito dai Re Magi che le fanno l’inchino.

   Sulla terrazza in cima alla torre una grande campana su cui battono le ore i “Mori”, due figure virili in bronzo fuse nel 1497 così chiamati per la patina scura che hanno assunto nel tempo.

 IL CAMPANILE
   Costruito sulle preesistenti fondazioni romane nel IX sec., all’inizio  del 500 esso assume, dopo vari restauri e rifacimenti, l’attuale aspetto. La poderosa torre di quasi cento metri d’altezza serviva da faro ai naviganti. Un angelo d’oro fu posto alla sua sommità nel 1513 a indicare la direzione dei venti. Sanudo, un cronista del tempo, nei suoi Diari scrive: “fo tirato suso l'anzolo di rame indorado con trombe e pifari…

   Il 14 luglio 1902 il campanile improvvisamente crollò adagiandosi su sé stesso senza provocare gravi danni. Delle cinque campane l’unica che si salvò dalle macerie fu la “Marangona”, la campana maggiore il cui suono indicava l’inizio e la fine della giornata di lavoro e dava il primo avviso delle riunioni del Maggior Consiglio. Ma dopo nove anni di lavori il campanile sorgeva ancora “dov’era e com’era”. 

   LA LOGGETTA DEL CAMPANILE  fu ricostruita tra il 1537-49 su progetto di Jacopo Sansovino. Quattro nicchie accolgono le statue in bronzo di Minerva, Apollo, Mercurio, la Pace. Alcuni rilievi in marmo raffigurano Venezia sotto forma di Giustizia, e le isole di Cipro e di Candia. Nella ricostruzione della loggetta del 1912, successiva al crollo del campanile dello stesso anno, fu usato quanto più possibile materiale architettonico e decorativo originario. 

LE COLONNE DI SAN MARCO E TODARO
   Originariamente le colonne erano tre, quella mancante è sprofondata in laguna e lì è rimasta. Di provenienza orientale, giunsero a Venezia nel 1125. Sulla colonna verso Palazzo Ducale, ritenuta da alcuni di origine persiana del periodo sassanide (IV sec. d.C.), posa il Leone di San Marco in bronzo.
   Verso la Libreria Marciana, la colonna con Todaro (San Teodoro), un santo guerriero di origine greca, che trionfa sopra un drago. San Teodoro fu primo patrono di Venezia.

PALAZZO DUCALE
   La costruzione del Palazzo Ducale ebbe inizio in seguito allo spostamento della sede del Governo dall'isola di Malamocco a Rialto da parte dell'allora Doge Angelo Partecipazio, nell’ 810.

   Centro e simbolo dell'attività politica veneziana, passa attraverso incendi devastanti che nel corso dei secoli ne hanno determinato ristrutturazioni e cambiamenti significativi.

   La prima grande ristrutturazione si ebbe con il doge Sebastiano Ziani, nel XII sec., che trasformò l’antico castello-fortezza in un palazzo. Ma solo dal 1340 in poi il palazzo si avvierà lentamente verso la struttura attuale.

   In stile gotico-veneziano, il palazzo si sviluppa su due livelli colonnati sovrastati da un corpo di marmi in cui il bianco d’Istria si alterna al marmo rosso di Verona.

   Nella parte più antica, rivolta verso il molo, si trovano capitelli trecenteschi, mentre le sculture angolari verso il Ponte della Paglia rappresentano l’ebbrezza di Noè, l’arcangelo Michele e Adamo ed Eva verso la piazzetta, mentre nell’angolo verso la Porta della Carta troviamo il Giudizio di Salomone.

   Si accede al palazzo attraverso la Porta del Frumento. Qui ci si trova nel cortile chiuso da portici nel quale si tenevano le cerimonie dell'incoronazione ducale, al centro due grandi vere da pozzo in bronzo realizzate nel cinquecento che servivano da approvvigionamento idrico per tutto il palazzo.

   Al piano terreno si può visitare il Museo dell’Opera.

   La scala dei Giganti, realizzata dal Sansovino, collega il cortile alla loggia interna del primo piano. Le due statue colossali raffiguranti Marte e Nettuno dovevano rappresentare la potenza e il dominio di Venezia sulla terraferma e sul mare.

   La Scala d’Oro così chiamata per le ricche decorazioni in stucco bianco e foglia d'oro zecchino della volta, conduce all’appartamento del Doge. Le sale sono decorate da splendidi camini e molte opere di scuola veneziana.

   Al primo piano sono ospitati gli ambienti giudiziari, la Sala del Maggior Consiglio, e la Sala dello Scrutinio.

   Al secondo piano le sale di riunione delle più alte Magistrature dello Stato: la Signoria, il Senato, il Consiglio dei Dieci, con opere di Tintoretto, Tiziano, Jacopo Palma il Giovane, Veronese, Hieronimus Bosh e altri.

 

(prossimamente pubblicheremo altri itinerari)

   

 

 

 

BED AND BREAKFAST VENEZIA   Copyright © 2008 B&B Romantica Venezia - Tutti i diritti riservati
Via Sernaglia 33   -  30171 VENEZIA MESTRE   -   ITALIA