Chioggia
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Chioggia | |||||||||
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Stato: |
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Regione: |
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Provincia: |
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Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 2 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 185 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 275 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Brondolo, Borgo San Giovanni, Ca' Bianca, Cà Lino, Cavanella d'Adige, Isolaverde, Sant'Anna di Chioggia, Sottomarina, Valli Di Chioggia | ||||||||
Comuni contigui: | Campagna Lupia, Cavarzere, Codevigo (PD), Cona, Correzzola (PD), Loreo (RO), Rosolina (RO), Venezia | ||||||||
CAP: | 30015 (Chioggia), 30019 (Sottomarina), 30010 (S. Anna) | ||||||||
Pref. telefonico: | 041 | ||||||||
Codice ISTAT: | 027008 | ||||||||
Codice catasto: | C638 | ||||||||
Nome abitanti: | chioggiotti, chiozzotti o clodiensi | ||||||||
Santo patrono: | San Felice e San Fortunato | ||||||||
Giorno festivo: | 11 giugno | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Chioggia (in lingua veneta Cióxa, in lingua latina Clodia major) è un comune di 50.857 abitanti della provincia di Venezia, secondo per popolazione dopo il capoluogo.
Spiaggia
A Chioggia, più precisamente nelle frazioni di Sottomarina e
Isolaverde, è presente un lido. La spiaggia di Sottomarina si
estende dalla bocca di porto di Chioggia, fino alla foce del
fiume Brenta, mentre la spiaggia di Isolaverde si estende dalla
foce del fiume Brenta fino alla foce del fiume Adige. Lungo
tutta la spiaggia vi sono rinomati stabilimenti balneari, i
quali sono una risorsa economica per la città. La spiaggia è
raggiungibile mediante il Lungomare Adriatico, una lunga via che
consente di proseguire da Viale Mediterraneo verso gli
stabilimenti balneari e le vie interne.
Clima
Per approfondire, vedi la voce Stazione meteorologica di
Chioggia.
In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la
temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a
+2,9°C, quella del mese più caldo, luglio, è di +23,8°C.
Posizione
Chioggia si trova su una piccola area peninsulare adriatica fra
la Laguna Veneta ed il Delta del Po, a circa metà strada tra
Venezia e Ferrara, ed a circa 50 km da Padova e Rovigo, con le
cui provincie il comune confina direttamente. Con la vicina
Sottomarina forma il corpo urbano cittadino.
Il centro storico di Chioggia, se osservato dall'alto, appare a
forma di lisca di pesce. La città viene denominata la Piccola
Venezia per le caratteristiche urbanistiche della zona antica
molto simile a quella di Venezia, il capoluogo veneto a cui la
città è collegata da linee di battelli privati e dell'ACTV.
A Chioggia - sorta di isola collegata alla terraferma da poche
strade rotabili - sono presenti, quindi, al pari di Venezia,
calli, campi e canali. Il principale - dal punto di vista
turistico, per la tipicità dei palazzi e delle chiese che vi si
affacciano - è il citato Canal Vena, attrato da nove ponti, per
molti versi simili a quelli presenti a Venezia.
Il più imponente è il Ponte Vigo che chiude il canale a ridosso
della laguna conducendo alla piazza omonima prospiciente la
stazione dei battelli diretti a Pellestrina e nella quale
troneggia un'alta colonna sormontata dal leone marciano, simbolo
dell'orgoglio veneto ma ironicamente chiamato dai veneziani el
gato (il gattone) perché di dimensioni molto inferiori a quelle
del leone di Venezia, causa di forti litigi, le famose
"baruffe", tra veneziani e chioggiotti, questi ultimi
ritenendosi offesi dal disprezzo che tale appellativo preclude.
Gli altri canali che attraversano o racchiudono
perpendicolarmente Chioggia sono il Canal Lusenzo, a sud, il
Canal Lombardo, a ovest, e il Canale San Domenico, a est. La
parte della città più esterna della città viene chiamata Riva
Mare anche se in realtà non si affaccia sulla laguna; il nome
deriva dalla sua posizione protesa, appunto, in direzione del
mare.
Notizie storiche
La leggenda delle origini di Chioggia narra che Antenore,
fuggito da Troia dopo la sua sconfitta, trovò rifugio nelle
coste del Mar Adriatico assieme ad Aquilio e Clodio, anch'essi
fuggitivi. La leggenda si dirama poi in tre parti: Aquilio,
Antenore e Clodio fondarono rispettivamente le comunità di
Aquileia, Padova e Clodia. Per quest'ultima, Clodio scelse come
stemma un leone rampante rosso a ricordo di Troia. Il nome
Clodia poi cambiò nei secoli in Cluza, Clugia e quindi Chiozza,
per arrivare infine all'attuale toponimo Chioggia.
Chioggia è di origine romana, ne resta il tipico reticolato
geometrico nella topografia urbana, e faceva parte di una più
estesa centuriazione che comprendeva l'intera area della laguna
di Venezia.
I documenti più vecchi sono attribuiti al V secolo d.C., quando
la città era parte di una provincia dell'impero bizantino. Nel
medioevo la città ebbe una propria autonomia comunale e nel 1110
divenne anche sede episcopale.
Una pagina importante della storia della città avvenne durante
la cosiddetta guerra di Chioggia (rievocata nel Palio della
Marciliana), l'ultimo scontro tra Repubblica di Genova e
Serenissima Repubblica di Venezia.
Nel 1379 la città cadde in mano a Genova, per poi essere
riconquistata dall'intervento veneziano nel 1380.
Chioggia fece parte della Repubblica di Venezia fino al 1797,
anno in cui cadde in mano alle truppe di Napoleone Bonaparte.
In seguito al trattato di Campoformio, nel 1798, la città passò
in mano all'Austria, a cui rimase tranne per un breve periodo in
cui subentrarono nuovamente i francesi, fino al 1866, anno in
cui Chioggia venne annessa al nascente Stato Italiano alla fine
della terza guerra di indipendenza, quando, malgrado le
sconfitte militari subite dalle forze italiane, con la notevole
eccezione delle formazioni garibaldine, grazie all'alleanza con
la Prussia, il governo austriaco fu costretto a cedere il Veneto
e parte del l'odierno nordest all'Italia.
Durante la seconda guerra mondiale rischiò il bombardamento a
tappeto da parte dell'aviazione alleata. Solo grazie alla
rivolta dei cittadini i nazifascisti si arresero e il 27 aprile
1945 la città venne liberata dalle forze alleate.
Particolarità dei cognomi
Chioggia rappresenta un caso demografico unico in Italia:
l'elevatissimo tasso di omonimia tra i due cognomi principali,
Boscolo e Tiozzo, ha indotto l'ufficializzazione nel registro
dell'anagrafe dei soprannomi, tipici di tutto il Veneto e
utilizzati popolarmente per distinguere i vari rami di una
stessa famiglia. In ogni documento ufficiale, patente di guida e
carta d'identità compresi, questi soprannomi - alcuni dei quali
molto bizzarri - vengono dunque inseriti a tutti gli effetti di
legge, accompagnando la vita giuridica dell'interessato.
Per fare alcuni esempi, dei Boscolo si distinguono, tra gli
altri, i Forcola, i Bachetto, gli Anzoletti, i Gioachina, i
Cegion, dei Tiozzo i Caenazzo, i Fasiolo, i Napoli, i Campanaro,
i Brasiola.
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